I taralli napoletani si distinguono nettamente dai taralli pugliesi al vino bianco, sia per gli ingredienti che per il metodo di preparazione. Mentre i taralli napoletani sono preparati con farina, strutto, pepe nero macinato e mandorle, dove è proprio la quantità di strutto a determinare la riuscita del tarallo; quelli pugliesi invece, utilizzano un impasto più semplice a base di farina, olio d'oliva e vino bianco.
Un'altra differenza fondamentale è il metodo di cottura: i taralli pugliesi vengono tradizionalmente bolliti prima di essere cotti al forno, il che conferisce loro una consistenza più morbida e friabile. I taralli napoletani, invece, vengono cotti direttamente in forno, attraverso due step: una prima fase di doratura e una seconda a temperatura più bassa di asciugatura, risultando più croccanti e dal sapore più intenso, grazie all'aggiunta di sugna e pepe, e una piccolissima quantità di lievito per farli risultare più gonfi. Queste differenze rendono queste varietà uniche e apprezzate oltremondo.
Definire quali siano i migliori taralli artigianali è impossibile: tutto dipende molto dal gusto personale. I taralli napoletani, con il loro sapore intenso di pepe e la croccantezza data dallo strutto, sono perfetti per chi ama i gusti decisi e i sapori tradizionali. Al contrario, i taralli pugliesi, più leggeri e friabili grazie all'uso del vino bianco nell'impasto, sono ideali per chi preferisce snack più delicati e aromatici.